“Segni particolari: circolare”. È l’efficace incipit con cui #ilSole24Ore descrive la filiera della carta e della grafica, “una galassia con tre grandi anime molto variegate, tra produzione di carta e cartone e macchinari per la loro lavorazione, la raccolta, il riciclo e la trasformazione”. La stampa del 22 dicembre dedica grande attenzione alle proposte avanzate dalla Federazione Carta Grafica insieme con #Comieco e #Unirima. “La Carta per il Recovery Plan” è il documento che sintetizza le proposte della filiera per partecipare attivamente al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e dare un contributo alla transizione ecologica e allo sviluppo di modelli industriali ancora più efficienti, sostenibili e tecnologici.

La pagina del Sole24Ore del 22-12-2020

La pagina del Sole24Ore del 22-12-2020 dedicata alla filiera della carta e grafica e alle proposte per il Recovery Fund

Tre le direttrici principali lungo le quali sono articolate le proposte. La prima – spiega Girolamo Marchi, Presidente della Federazione Carta e Grafica  è mettere la filiera nella condizione di aumentare la capacità di riciclo della carta da riciclare da parte delle cartiere e degli scarti al servizio dell’ambiente e dell’efficienza energetica. Aumentando l’utilizzo dei materiali prevalentemente rinnovabili (fanghi e residui), scartati dai processi di lavorazione si possono produrre bio-combustibili integrando il gas, ad oggi la fonte che alimenta in cogenerazione il comparto cartario in Italia e in Europa (il consumo nel 2019 è stato di 2,5 miliardi di mc)”.

Fra le testate più autorevoli, oltre al Sole24Ore, grande spazio alle proposte della Federazione viene dedicato dal #CorrieredellaSera, che titola: “La Carta Circolare – La filiera punta sul riciclo, la chiave è la sostenibilità”.

Il Corriere della Sera del 22-12-2020

L’ampio articolo con cui il Corriere della Sera presenta il documento messo a punto dalla Federazione della Carta e della Grafica con Comieco e Unirima

 

 

 

 

 

 

 

Temi ripresi nella seconda delle proposte: promuovere la ricerca e lo sviluppo a livello industriale di nuovi processi e nuovi prodotti necessari a sostituire quelli impattanti sull’ambiente. A questo proposito, Amelio Cecchini, Presidente di Comieco, commenta “Le caratteristiche della carta fanno sì che il settore cartario abbia un importante campo di espansione industriale nella creazione di nuove filiere dell’imballaggio bio-based, riciclato e riciclabile, così come di prodotti mono-uso ad alto contenuto di riciclo, rinnovabili e riciclabili che rispondono anche alle nuove abitudini di acquisto e consumo degli Italiani. Grazie a questo, gli investimenti in R&D possono aiutare così a migliorare anche la qualità delle oltre 3,5 milioni di tonnellate di carta e cartone raccolte tramite i circuiti comunali e, di conseguenza, il valore della materia prima seconda generata.” Per l’Italia si tratta dunque di una grande opportunità non solo ambientale ma anche economica.

La terza proposta della filiera riguarda lo sviluppo ulteriore della digitalizzazione per migliorare la logistica e la tracciabilità dei rifiuti e degli scarti. Federazione Carta e Grafica, Comieco e Unirima ritengono strategico il processo di upgrade tecnologico innescato negli ultimi tre anni dal Piano Industria 4.0. Si suggerisce, pertanto, l’introduzione di incentivi gli investimenti aziendali in infrastrutture digitali per ottimizzare la logistica dei flussi di carta da riciclare e la tracciabilità, facilitando il riciclo delle diverse frazioni.

A questo link è possibile leggere e scaricare il comunicato stampa diffuso sull’argomento.